La cucina tipica madonita e la valorizzazione del patrimonio gastronomico attraverso i piatti della tradizione. Sono questi gli ingredienti della quarta edizione della rassegna “Un piatto da ricordare”, che si terrà lunedì 14 novembre nei locali dell'Agriturismo Bergi di Castelbuono. I concorrenti dovranno elaborare e presentare un piatto (caldo o freddo) a tema libero purché contenga le tipicità del territorio madonita, compreso un prodotto del presidio Slow Food Madonie tra cui: la Provola delle Madonie, la Manna delle Madonie, il Miele dell’Ape Nera Sicula, il Fagiolo Badda di Polizzi o l'Albicocca di Scillato. I concorrenti saranno preventivamente selezionati per raggiungere un numero massimo di 12.
Per la competizione dovranno essere servite 5 porzioni per i giurati e una per l'esposizione. Il concorso, organizzato in collaborazione con l'Associazione Ristoratori di Castelbuono e delle Madonie, ha come obiettivo quello di incentivare, innovando, l'utilizzo delle materie prime del territorio madonita, eccellenze gastronomiche per uno stile di vita sano. Tra i giurati, è già stata confermata la presenza dello chef Fabio Potenzano, consulente e docente presso CastAlimenti, Metro Academy e Accademia del Gusto e componente della nazionale italiana cuochi; di Mario Puccio, chef e patron del Ristorante Puccio di Capaci; di Tony Lo Coco, chef e patron del ristorante stellato “I Pupi” di Bagheria; Rosario Schicchi, docente di Botanica sistematica all'università di Palermo e Salvino Leone, medico bioeticista, autore tra l'altro del volume “La cucina tradizionale di Castelbuono”.
“La presenza sul nostro territorio dei presidi Slow Food – commenta lo chef Franco Alessi del comitato organizzatore – aumenta la curiosità del settore enogastronomico nei nostri confronti. In questo senso, il concorso ha anche lo scopo di promuovere il territorio e le sue tipicità. Gli chef sono autorizzati a trattare nel miglior modo possibile le risorse che la nostra terra ci dona per creare piatti tradizionali e innovativi. Sono sicuro che ne vedremo – e ne assaggeremo – delle belle”.