Aggredisce la moglie, poi tenta di darsi fuoco, arrestato a Palermo

Redazione

Palermo

Aggredisce la moglie, poi tenta di darsi fuoco, arrestato a Palermo
Prima la lite, poi il tentativo ´´estremo´´. Intervento provvidenziale della Polizia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto Giacomo Pecorella, 46enne pregiudicato palermitano, responsabile del reato di violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Un classico, seppur brutale caso di violenza domestica, ieri pomeriggio, ha rischiato di degenerare in tragedia in un appartamento di via Antonio Marinuzzi. Personale delle “Volanti” è giunto al civico segnalato, a seguito della preoccupata richiesta d’intervento di una donna. La signora, in lacrime, ha raccontato ai poliziotti dell’ennesima aggressione subita dal marito, per altro assente all’arrivo degli agenti. Il pretesto alla cieca violenza dell’uomo, un venditore ambulante, sarebbe stato fornito dall’intervento della donna in difesa dei figli, rei di essersi rifiutati di accompagnare il padre alla fiera dei morti per vendere oggetti da bancarella.

Durante il racconto della donna alla presenza dei poliziotti, l’uomo ritornava sui suoi passi e faceva rientro a casa, con evidenti propositi di rivalsa nei confronti della moglie, poiché brandiva in una mano una bottiglia contenente liquido infiammabile e nell’altra un accendino.

Gli agenti, in relazione al potenziale pericolo corso dai presenti, tentavano di far ragionare l’uomo giungendogli, fisicamente, a breve distanza. Con un’azione fulminea Pecorella si cospargeva il corpo di benzina e bagnava di liquido infiammabile anche i poliziotti. Poco prima che l’uomo azionasse l’accendino e si giungesse quindi all’irreparabile, gli agenti gli si lanciavano addosso e, con non poca fatica, lo bloccavano ed immobilizzavano. Nella tasca del Pecorella i poliziotti rintracciavano, inoltre, un lungo ed acuminato coltello da cucina. L’uomo veniva così tratto in stato di arresto e veniva recluso presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa della celebrazione del rito di “direttissima” previsto per oggi.

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