Inserire e formare nel mondo del lavoro i giovani studenti delle scuole superiori tecniche del capoluogo siciliano a rischio dispersione che, rispettando l’impegno scolastico, potranno contemporaneamente imparare un mestiere ed essere aiutati nel percorso didattico. Questo l'obiettivo che si pone Confartigianato Palermo, proponendo nuovamente agli enti pubblici e alle ex municipalizzate gli stage utili all'insegnamento dei mestieri, specialmente di quelli scomparsi. “Sono quelli più antichi i più ricercati – dice Nunzio Reina, presidente provinciale – a partire dai sarti, per finire con i carpentieri. Ma mancano anche i meccanici ed i liutai, quest'ultimi ormai in via d'estinzione. Le possibilità di lavoro ci sono, ma molti settori sono saturi perché la maggior parte dei giovani si specializza su determinate materie. Il mondo dell'Artigianato ha invece bisogno di loro e le aziende hanno il dovere di aiutarli subito dopo il diploma o alla fine della scuole professionali, perché è in quel momento che devono cominciare ad imparare il mestiere per riuscire poi, ad andare avanti nel mondo del lavoro con le loro forze e una preparazione doc. Un'esperienza – prosegue Reina – che si è già rivelata vincente due anni fa, quando Confartigianato Imprese Palermo, ha dato vita all'iniziativa “Una scelta condivisa” grazie alla quale l'Amap e l'Amg hanno destinato stage formativi a 50 studenti dell'Istituto Tecnico Industriale Volta, che hanno ricevuto un rimborso di duecento euro mensili ciascuno, con un impegno lavorativo di 4-6 ore quotidiane. Bisogna creare occupazione. Invito nuovamente le aziende e gli enti pubblici a riformulare un accordo di questo tipo con noi, daremmo coraggio, speranza ed entusiasmo a molti giovani”.