Per oltre un anno e almeno per tre volte alla settimana, si sarebbe presentato nel cantiere di un imprenditore il cui terreno confinava col suo, per scattare foto e video e minacciare gli operai, a cui ripeteva che non ci sarebbero state le autorizzazioni per quei lavori e che avrebbe denunciato tutti. Il comportamento dell’uomo avrebbe avuto ripercussioni sulla vita dell’imprenditore, costretto a cambiare abitudini, tanto da non recarsi più da solo in campagna per paura di ritorsioni. Ad essere minacciato anche il padre dell’imprenditore. Oggi arriva la condanna per stalking di C.B., ingegnere di Collesano.
A decidere la condanna il giudice del tribunale monocratico di Termini Imerese, Claudia Cammilleri, che ha inflitto 4 mesi di reclusione con pena sospesa all’imputato. Il giudice ha anche riconosciuto una provvisionale di 5 mila euro all’imprenditore e di 500 euro a suo padre. Tra l’imputato e la presunta vittima, i rapporti non sarebbero mai stati dei migliori per questioni legate ai confini. Quando l’imprenditore, titolare di un’azienda agricola, alla fine del 2015, aveva deciso di fare dei lavori per ampliare la sua attività, l’imputato avrebbe iniziato ad infastidirlo. Secondo il sostituto procuratore Luisa Vittoria Campanile, l’ingegnere si sarebbe presentato regolarmente nel cantiere ed avrebbe minacciato ripetutamente gli operai, tanto che il titolare dell’azienda avrebbe iniziato ad avere paura a presentarsi lì da solo e si sarebbe fatto sempre accompagnare. Il giudice ha ritenuto sussistente l’accusa di stalking ed ha così condannato l’imputato.