All’Italkali, oltre alla vertenza in corso dei 30 minatori, resta ancora irrisolto il problema dei 5 manutentori della ex Tekno Service. Dal primo ottobre sono rimasti disoccupati a causa dell’improvviso abbandono dell’attività di manutenzione della Tekno Service presso la miniera di Petralia Soprana. Nel frattempo è subentrata un’altra azienda, che sta svolgendo il servizio per conto di Italkali con personale proprio. E i 5 manutentori storici, con un’anzianità di servizio per alcuni di trent’anni, non sono stati reintegrati disattendendo le aspettative.
Fiom e Filctem tornano alla carica per chiedere l’applicazione delle clausole sociali. Dopo aver esperito tutti i possibili tentativi per garantire un futuro occupazionale ai 5 manutentori, e dopo gli scioperi e una denuncia all’Ispettorato del lavoro per il pagamento delle spettanze arretrate e del Tfr, Fiom e Filctem hanno atteso una soluzione che consentisse ai lavoratori di continuare a prestare servizio presso la miniera, anche in funzione del fatto che nel frattempo il servizio di manutenzione non è venuto meno. Ma da Italkali non è arrivata nessuna risposta.
Fiom e Filctem, avendo appreso che l’assessorato all’Energia e ai servizi di pubblica utilità ha concesso una ulteriore proroga di un anno all’azienda per l’attività estrattiva, chiedono un incontro alla Regione, in quanto stazione appaltante, affinché nel nuovo appalto pubblico vengano rispettate le leggi per l’applicazione delle clausole sociali a garanzia dei lavoratori in questione.
“I lavoratori della ex Tekno Service sono rimasti senza prospettive occupazionali e, così come sta accadendo per i minatori della Cooperativa Se.Pe., la Italkali non ha offerto loro alcuna prospettiva di reintegro – dichiarano i segretari generali della Filctem Cgil Palermo Calogero Guzzetta e della Fiom Cgil Palermo Francesco Foti – Italkali si era presa del tempo per trovare una soluzione che consentisse agli operai di tornare in miniera, sia perché il servizio di manutenzione continua ad essere indispensabile, sia grazie alla disponibilità manifestata dai lavoratori di andare incontro all’esigenza aziendale di una ricollocazione ed eventuale riqualificazione professionale. Ad oggi, non solo la soluzione non è stata trovata ma dal silenzio assordante di Italkali sembra che non vi sia alcun interesse per il destino di chi per decenni ha lavorato per suo conto”.
“A questo punto – concludono i due segretari generali – procederemo nuovamente con la richiesta dell’applicazione delle clausole sociali. E chiederemo all’assessorato all’Energia in quanto stazione appaltante di farsi carico del rispetto della normativa a tutela di questi lavoratori. Siamo pronti a difendere i lavoratori con tutte le azioni sindacali e legali che serviranno”.