Manca ancora un accesso secondario per i dipendenti che lavorano all’ospedale Giglio di Cefalù. Lo segnala la segreteria aziendale della Fials-Confsal Palermo che ricorda come i lavoratori siano costretti ad entrare attraverso l’ingresso principale assieme agli utenti in attesa per il pre-triage, analisi e pre-ricoveri.
“Tale situazione – dice il segretario aziendale Fials, Giuseppe Angiletti – appare in netto contrasto con quanto disposto sia dal governo nazionale sia regionale. Inoltre si segnala che non si è ancora provveduto a disporre una barriera di protezione anche per il personale addetto ai servizi di front office e portineria, e le soluzioni appaiono insufficienti”.
In occasione del minuto di silenzio-sciopero in Sicilia promosso dalla Fials regionale per ricordare le vittime del Covid19, anche al Giglio i lavoratori hanno aderito per “rivendicare maggiore protezione e sicurezza, riconoscimento e remunerazione del disagio”. In una nota della segreteria Fials di Cefalù, gli Rsa Angiletti, Giuseppe Fabiana Berardi, Giuseppe Sorte, Gabriele Dolce e Giuseppe Alleri, assieme al segretario orovinciale Enzo Munafò, hanno chiesto alla Fondazione, “oltre alle tutele in materia di sicurezza, l’indennità di malattie infettive oltre quelle già previste dal Ccln sanità privata, anche in previsione di eventuale impiego della task force del Giglio in altri centri Covid del territorio regionale”.