Una buona notizia per Termini Imerese e gli operai dell’ex stabilimento Fiat: il Doblò elettrico si farà qui. Sembra essersi sbloccata la trattativa per assemblarlo nella fabbrica siciliana ex Fiat, ora di Blutec. Non è una virata nella strategia di Sergio Marchionne, sempre scettico sulle macchine spinte solo da motori a batterie, ma piuttosto un aiutino alla fabbrica che la Fiat ha chiuso ormai da sei anni. E che ora potrebbe ripartire puntando proprio sull’allestimento di veicoli a emissioni zero. In più c’è la necessità per i piccoli veicoli commerciali di avere in gamma una motorizzazione elettrica, per poter entrare liberamente nei centri storici ed effettuare lavori di consegne. Il Doblò viene costruito in uno stabilimento turco del gruppo Fiat e verrà inviato a Termini per essere trasformato. Secondo il quotidiano La Repubblica i primi prototipi del Doblò elettrico sono arrivati a Torino per i collaudi definitivi. Dopo di che si dovrebbe procedere alla fase di definitiva industrializzazione, con cospicui aiuti finanziari dal governo, tramite Invitalia, e dalla Regione Sicilia. Il rilancio di Termini dovrebbe completarsi poi con la realizzazione di veicoli elettrici a due e tre ruote destinati a Poste Italiane, per la consegna di corrispondenza e pacchi. Blutec è una società del gruppo piemontese Metec-Stola, attivo nell’indotto automobilistico con stabilimenti in Italia e in Brasile. Alla guida c’è un imprenditore torinese già in affari con gli Agnelli, Roberto Ginatta. Al momento l’unica Fiat disponibile in elettrico è la 500, che però viene venduta solo in due stati americani, la California e l’Oregon. In Italia viene importata usata a un prezzo di circa 21 mila euro.
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